Una recensione: Cuore sacro
Irene Ravelli, manager di successo è riuscita grazie alla zia e socia in affari Eleonora ad ottenere il dissequestro del palazzo dei genitori che vuole utilizzare per scopi imprenditoriali. Torna nel palazzo per controllare e incontra l'anziano custode Aurelio, che le fa visitare la stanza della madre Adriana, rimasta ancora intatta come se qualcuno ci abitasse ancora. La stanza è piena di scritte simboli senza significato incisi sulle pareti. Fuori dal palazzo, Irene incontra Benny, una ragazzina che le ruba il portafoglio. La bambina, presa da Irene, le offre di pagare la cena la prossima volta che si sarebbero viste. Irene ed Eleonora vanno dalla zia Maria Clara, ricoverata in un centro riabilitativo per farle firmare una carta, per l'inizio dei lavori nel palazzo. Però, nonostante le minacce della sorella Eleonora, decide di rifiutare di firmare. Poco tempo dopo, Irene incontra nuovamente Benny e mentre sono insieme, Irene dimostra una piccola giraffa, simile a quella che aveva da piccola. Poi la ragazzina chiede a Irene di aiutarla a portare delle buste di spesa a certi indirizzi del vicinato. Irene all'inizio rifiuta, ma poi decide di accettare e per la prima volta vede una realtà a lei sconosciuta, caratterizzata dalla povertà. Irene scopre, inoltre, che Benny fa Parte del volontariato della chiesa di padre Carras, anche se la bambina dice che padre Carras le aveva invece chiesto di convincere quelle persone povere ad andare alla mensa dei poveri. Dopo aver ricevuto il consenso dei lavori da parte della zia, Irene scopre che Benny è morta investita da un'auto mentre scappava dopo aver rubato una giraffa giocattolo, la stessa che Irene aveva mostrato a Benny.
Sentendosi in colpa, Irene assieme a padre Carras si prende cura dei più poveri: trasforma il palazzo in una mensa per i poveri e utilizza i soldi per regalare le case popolari alla gente. Questo comporta dei rischi nella sua carriera; infatti la zia Eleonora la definisce pazza, come la madre. Padre Carras mostra ad Irene i numerosi poveri che vivono fra le rovine e le chiede come pretende di poter aiutare tutta quella gente senza una aiuto organizzato. Allora lei, si reca in metropolitana e si spoglia di tutto ciò che ha: gioielli, scarpe, vestiti... Così Irene decide di farsi aiutare da una psicologa, la quale è colpita dall'altruismo di Irene.
L'ultima scena di questo film mostra un grande quadro nel quale è dipinta la madre con il viso di Benny.
Secondo noi è un film bello e significativo, che é particolare non solo per la trama ma anche nella scelta dei personaggi. Personalmente a noi è piaciuto molto; all'inizio credevamo fosse un po' noioso, ma poi, guardandolo tutto, ci siamo rese conto che è un film che ti fa riflettere su quante persone si trovano nella stessa situazione, che non riescono ogni giorno a superare le loro difficoltà.